Il Palio di Piancastagnaio è l’evento culminante della vita delle quattro contrade in cui si divide il comune; le quattro contrade sono:
- Borgo (colori giallo-blu, stemma “cavallo saliente-rampante voltato a sinistra”)
- Coro (colori rosso-nero, stemma “aquila ad ali aperte e testa voltata a destra”)
- Castello (colori rosso-verde, stemma “castello a due torri di cui il mastio a destra”)
- Voltaia (colori bianco-nero, stemma “quercia dentro ad una porta ad arco”)
La carriera si svolge tradizionalmente ogni 18 Agosto, quando le contrade si sfidano nel palio per vincere, su cavalli montati a pelo, lo stendardo della vittoria che fino al 10 agosto rimane esposto nel palazzo del comune.
Dopo il palio segue una nottata di festa per la contrada vincitrice con cori di gioia e sfottò tipici.
La sera del 16 Agosto si svolge per le vie del paese la sfilata storica medievale in costume.
Il 17 agosto invece ci sono le cene propiziatorie all’interno delle contrade.
(la foto è di Gabriele Forti – http://gabrieleforti.it)
UN PO’ DI STORIA
Le corse dei cavalli sono una manifestazione antica in cui spesso la bravura del cavaliere si dimostrava nella capacità di afferrare o portar via al volo un drappo, un panno, un pallium che finì per dare nome alla corsa stessa.
Nel medioevo furono per i signori feudali il divertimento per eccellenza e l’occasione per mostrare la propria ricchezza; nei liberi comuni – e Piancastagnaio fu tra questi – occasione di sfida tra contrade che nobilitavano nelle insegne, nei colori, nelle strategie delle corse dei cavalli rivalità talvolta più sanguigne. E tali manifestazioni hanno retto così bene all’usura del tempo, che ancora oggi sono presenti in molte nostre città medievali.
A Piancastagnaio sono documentate a partire dal secolo XVI.
In piena estate, finiti tutti i lavori agricoli, la gente poteva godere di un periodo di feste a cui soprintendevano tre Signori e un Depositario (economo) eletti dal Consiglio della Comunità di Piano che nel periodo dal 16 al 24 di agosto, San Bartolomeo patrono del paese, organizzavano, balli, una grande fiera fuori dalle mura e corse di cavalli in cui si vinceva un “paglio” di seta dipinto con immagini sacre. Nel 1637 uno dei signori della Festa di San Bartolomeo fu Francesco Nasini che in quegli anni affrescò il santuario della Madonna di San Pietro.
Per tutto il XVII secolo, nell’archivio comunale è documentata ogni anno la spesa per l’acquisto del palio detto a volte di San Bartolomeo, a volte della Madonna di San Pietro. A partire dal 1800 il patrocinio delle feste passò ai San Filippini, la confraternita di San Filippo Neri che organizzava un Palio “alla lunga” da fuori Piazza di Castello al Convento e un Palio “alla tonda” da fuori Piazza di Castello intorno alla Rocca. Agli inizi del 1900 il Palio si correva dal bivio del Convento alla Madonna di San Pietro, percorso abbandonato con la costruzione del campo sportivo negli anni trenta. Ma i cavalli che si disputavano il Palio non rappresentavano le contrade.
Solo nel 1952 padre Carlo Fratini ripristinò l’antica festa della Madonna di San Pietro (18 di Agosto) con la partecipazione degli antichi terzieri che ormai si chiamavano contrade: Castello, Borgo, Voltaia a cui si aggiunse Coro (l’antico Stretto).
Così cominciò il moderno Palio Pianese.
Dal 1979 si è dato un regolamento e una precisa organizzazione: il palio ordinario si corre il 18 di agosto prima del tramonto; il Comune commissiona un drappo di seta ad un artista di fiducia che vi deve rappresentare l’immagine della Madonna e gli stemmi delle contrade e lo espone nella sala consiliare il giorno 10 agosto; i rappresentanti delle contrade, nei costumi di dama-cavaliere, tamburini, sbandieratori, alabardieri, partecipano alla suggestiva processione del 17 sera,poi sfilano il 18 pomeriggio prima della corsa; spetta alle contrade procurarsi cavallo e fantino.
I fantini montano a pelo, i cavalli possono arrivare anche scossi e i vincitori, corrono a prendere il palio, poi festeggiano, cantano e lanciano sfottò alle altre contrade. Nel 2006 si è elaborato un nuovo regolamento con una diversa composizione del Magistrato, organismo che coordina le contrade e soprintende alla festa degli Statuti; tale manifestazione dà inizio, il giorno 16 di agosto, alla festa che si conclude con la corsa del Palio e ricorda un importante evento storico del paese: la creazione delle magistrature comunali e la codificazione di leggi e consuetudini e in un unico codice – gli Statuti – elaborati ad opera della Repubblica senese e dei magistrati pianesi.
Fu un avvenimento di grande modernità e di grande rilievo che si concluse con una festa di popolo; e a noi piace immaginare anche con una corsa di cavalli.